Anche lui parlava di dio

PRESENTAZIONE

del Concerto/Spettacolo

“SERVI DISOBBEDIENTI”

Anche lui parlava di dio

Testi e ideazione di Tonino Urgesi

Canzoni di Fabrizio De André

A Fabrizio De André va riconosciuto il coraggio e la coerenza d'aver scelto, nella società italiana del dopoguerra, di sottolineare i tratti nobili e universali degli sconfitti, affrancandoli dal ghetto giansenista degli indesiderabili e mettendoli a confronto con i loro accusatori.

Fabrizio De André viene sempre ricordato come un poeta con la chitarra, con lo sguardo verso i più emarginati della storia. Ripercorrendo la sua vita artistica, scopriamo che i testi del cantautore toccano spesso argomenti religiosi o sono comunque improntati a una personale e disincantata filosofia cristiana e, a tratti, a una certa spiritualità; ne sono prova brani come Spiritual, Si chiamava Gesù, Preghiera in Gennaio e il concept album La buona novella. Tuttavia, l'atteggiamento tenuto da Faber nei confronti delle gerarchie ecclesiastiche è sovente sarcastico e fortemente critico nel contestarne i comportamenti contraddittori, come, ad esempio, nelle canzoni Un blasfemo, Il testamento di Tito, La ballata del Michè.

Il gruppo “Servi Disobbedienti” vogliono riproporci la magia e trasportarci nell’atmosfera della musica degli ultimi concerti del cantautore genovese. Così, attraversando il pensiero deandreiano, nasce il concerto/spettacolo “Anche lui parlava di dio”, che si apre e si chiude con due video di Fabrizio De André. La scelta dei brani è stata attentamente attinta tra ottantotto canzoni di Faber in cui compare la parola ‘dio’. L’autore del concerto/spettacolo, Tonino Urgesi, ha scelto solo dieci brani, tralasciando volutamente tutto l’album “La buona novella”, cercando nell’intera discografia di De André le canzoni che ha sentito più vicine a questo periodo storico di malessere esistenziale, spirituale che si sta attraversando. Le canzoni sono intercalate e accompagnate dalla recitazione di testi di Tonino Urgesi.

– Il concerto/spettacolo che è stato già eseguito a Malnate, Tradate, Castiglione Olona, Venegono Superiore, Cesena, Mendrisio, Gorla Minore, Mendrisio, Cardogno – vuole essere un tentativo di percorrere la strada che Fabrizio ha intrapreso; in una sua canzone troviamo: «…Ricorda Signore / questi servi disobbedienti / alle leggi del branco, / non dimenticare il loro volto…». Con il loro concerto/spettacolo, i “Servi Disobbedienti” vogliono, senza presunzione, tentare di compiere dei piccoli passi in più, nel suo ricordo per sognare con lui un mondo un po’ più giusto per chi è escluso dalla storia dei più potenti.